LA CHIESA DI S.MICHELE
Le origini della chiesa di S.Michele sono molto antiche: gli indizi derivanti dagli affreschi interni della fine del XIV secolo fanno riferimento ai Santi Filastro e Gaudenzio, attivi nel IV secolo e destinatari probabilmente della prima dedicazione della chiesetta.
Testimonianze più sicure provengono dal VI secolo, periodo in cui i Longobardi, arrivati in Franciacorta, si installano sulla cima del monte e dedicano la chiesa, situata sopra una sorgente, al loro patrono S.Michele.
Nel VII secolo la riorganizzazione del territorio spinge a costruire luoghi di culto più accessibili ai fedeli, ma ciò non toglie importanza alla chiesa di S.Michele che continua ad essere un punto di riferimento per i pastori che portano le pecore sul monte Orfano nel periodo della tosatura e della vendita della lana (dettaglio che fa presumere l’esistenza del mercato di Rovato già in quel periodo).
La struttura della chiesa viene leggermente modificata nel IX-X secolo, e acquista l’aspetto attuale: una chiesa di piccole dimensioni, ad una navata rettangolare coperta da capriate a vista e da un abside semicircolare, costruita in muratura di conci irregolari di conglomerato del monte Orfano.
All’interno lo spazio curvo del catino dell’abside presenta degli affreschi del XV secolo che si sono conservati fino ad ora grazie ad una copertura di calce viva risalente al 1500-1600, periodo in cui la chiesa divenne lazzaretto per gli appestati. Gli affreschi riproducono la Natività al centro, due figure dell’arcangelo Michele ai lati e un Cristo pantocratore verso l’alto.
Nel 1927 viene notificato al comune di Rovato che la chiesa di S.Michele è stata dichiarata monumento nazionale. Sottratta ad un lungo periodo di abbandono, la chiesa viene restaurata nel 1981 dall’associazione AVIS di Rovato.